mercoledì 28 aprile 2010

Giornalismo anglosassone

"Una squadra di 20 sherpa nepalesi si prepara a ripulire le immondizie e recuperare i corpi degli scalatori morti dalla cima del monte Everest".
Impeccabile frase soggetto-verbo-complementi con cui Joanna Jolly, una giornalista qualunque della BBC, riferisce una notizia complessa in due righe ("Everest death zone to be cleaned up"). Avverbi = zero. Aggettivi = due ("nepalesi", "morti"). Commenti all'italiana per ravvivare il testo = zero (il parallelo fra le immondizie e i cadaveri è sufficiente per incuriosire il lettore).
E' un tipo di stile che potete applicare anche fuori dal giornalismo. Per esempio, prendete questo brano del giovane romanziere italiano Francesco Pacifico (Minima & Moralia: "But I digress"):
"Con Tristram Shandy Sterne scrive un romanzo a mulinelli in cui il narratore cerca di raccontare la sua vita ma per un paradosso di Zenone non riesce a superare tutto ciò che ruota intorno alla sua nascita materiale, e finisce a parlare soprattutto di tare genetiche, fisime del padre e dello zio, teorie su tutto, dalla guerra all’onomastica". 
Joanna Jolly l'avrebbe scritto così, senza mulinelli, senza paradossi di Zenone, con nomi e verbi precisi che non richiedono aggettivi a mo' di cerotto:
"In Tristram Shandy Sterne cerca di raccontare la sua vita ma non riesce a oltrepassare ciò che ruota intorno ai suoi natali, e finisce a parlare soprattutto di ecc. ecc." (ammesso poi che le teorie su tutto c'entrino qualcosa con la nascita).

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