martedì 13 luglio 2010

Potete condannare il superfluo con un cappello di ermellino in testa e ricevere gli applausi della folla

Lo Schema 2 (“Se X suona bene, X!”), che spinge l’ipocrita a credere nella sua stessa recita, spinge anche gli spettatori a farsi sedurre. Tutti abbiamo in mente personaggi pubblici che, nonostante la loro ipocrisia quasi solare, affascinano milioni di persone di intelligenza normale. Gli adoratori dell’ipocrita sono informati delle sue malefatte ma evitano di prenderle in considerazione e si indignano della nostra malignità se insistiamo a sottolinearle. Ciò implica che il grosso della popolazione respinge l’ipotesi che ho appena introdotto – quella che gli esseri umani fanno innanzi tutto i loro interessi. Altrimenti le classiche frasi altruistiche dei politici nei comizi, come “Il mio unico faro sarà l’interesse dei cittadini!”, creerebbero un silenzio imbarazzato nella platea. Poi dal fondo si leverebbe una voce: “Sì, figuriamoci!”. Sappiamo che invece la platea applaude e si scalda, come fosse la frase esatta che voleva sentire.

Allo stesso tempo, sarebbe impreciso dire che ci beviamo ogni frottola degli ipocriti. Piuttosto, dividiamo la società in due fette: gli “altri” e i “nostri”. Ai primi riserviamo uno scetticismo feroce e non ci lasciamo scappare un solo indizio della loro malafede; ai secondi assicuriamo l’immunità diplomatica dai fatti. A Natale, vedete il papa in TV che biasima il consumismo, i doni dispendiosi, il superfluo e invoca il ritorno alla semplicità esteriore. Nello spezzone filmato successivo, la guida della Chiesa stringe le mani dei fedeli acclamanti indossando un camauro, il costoso cappello papale in velluto rosso e bordo di ermellino. Dato il discorso che ha appena pronunciato, vi aspettereste che indossasse un’umile cuffia di maglia di lana, più che sufficiente per scaldargli il capo. Eppure i fedeli sono felici. Se il politico che abbatteva una sequoia per tenere un discorso ecologista vi pareva un’esagerazione, ecco, nella vita reale potete condannare il superfluo con un ermellino in testa.

Non solo lo scetticismo verso i “nostri” è innaturale, ma vi procura il titolo di pecora nera se lo praticate. I cristiani ricordano San Tommaso come il peggiore degli apostoli, tanto che Dio lo avrebbe punito con un martirio umiliante (la crocifissione a testa in giù). Quando Gesù apparve ai dodici e si dichiarò tornato dai morti, San Tommaso fu l’unico a fare la cosa di buon senso: accertarsi che fosse proprio Gesù.

Lo Schema 2 dovrebbe però consentire agli esseri umani di correggere le teorie false quando sono dolorose. L’ipocrisia lo è, sia per le malefatte che l’ipocrita perpetra a nostro danno, sia per la delusione di vederci traditi da chi giudicavamo un amico o un santo quando scopriamo che stava solo recitando. Queste fregature non dovrebbero accendere in noi uno scetticismo generale verso l’umanità? L’incontro amaro con il primo ipocrita non dovrebbe vaccinarci dagli ipocriti successivi? Al contrario, capita spesso che ci facciamo ingannare per tutta la vita dagli ipocriti che si avvicendano, o più volte dallo stesso ipocrita imperterrito.

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